Le linee di luce sono un elemento decorativo flessibile che asseconda la creatività e la libertà di espressione del progettista. Nel progetto illuminotecnico dello Scatolificio del Garda, questa applicazione luminosa ha permesso di enfatizzare l’andamento orizzontale della facciata, adattandosi perfettamente per forma e colore all’involucro architettonico.
Lo Scatolificio del Garda è un'azienda leader nella produzione di stoviglie monouso per alimenti non in materiale plastico, operante dal 1969 in Italia nei pressi del lago di Garda. Per festeggiare i suoi 50 anni di attività, lo Scatolificio è stato oggetto di un’imponente opera di restyling architettonico e SIMES è stata scelta per sottolineare e valorizzare attraverso luce la facciata e i volumi della sua rinnovata sede aziendale.
“Il progetto nasce dall’esigenza di creare un ampliamento per la zona uffici e quindi una nuova sede amministrativa, operativa e direzionale.”.Arch. Sandri
L’idea a cui si è ispirato l’architetto Nico Sandri, progettista dell'intervento, è stata quella di inglobare gli edifici, nuovi ed esistenti, all’interno di una struttura a forma di scatola pensata, appunto, per richiamare l’attività dell’impresa.
La progettazione dell’involucro architettonico
Il progetto si articola sui materiali fondanti dell’architettura – legno, pietra, acciaio, cemento, vetro – usati nella loro immagine più naturale per creare un linguaggio architettonico preciso, semplice e diretto. La progettazione si è espressa per mezzo di un rivestimento in alluminio brunito di lamelle longitudinali che, sovrapponendosi al volume frontale, donano un senso di continuità alla facciata. Tutto l’edificio è stato così inglobato sotto un’unica pelle, che oltre al richiamo concettuale della "scatola", ha anche la funzione pratica di frangisole per schermare le superfici vetrate dai raggi solari ed evitare l'eccessivo surriscaldamento degli ambienti interni. L’andamento marcatamente orizzontale della facciata è legato alla posizione fronte strada in cui si erge lo Scatolificio.
“L’andamento orizzontale nasce per replicare l’effetto ottico che si ottiene percorrendo la strada con la macchina in velocità. Il paesaggio si deforma in linee orizzontali che si muovono contrariamente al senso di marcia, così come i fari delle macchine si trasformano in linee di luce”.Arch. Sandri
Dal progetto emerge un edificio di dimensioni importanti, al quale si è però cercato di conferire un senso di leggerezza. Questo concept è stato trasmesso non solo utilizzando il pattern longitudinale dei frangisole in alluminio, ma anche attraverso la scelta del color bronzo: le lamelle brunite si sovrappongono al nero della facciata retrostante per ricercare una sorta di morbidezza tonale e un effetto di chiaroscuro che varia in base all’ora del giorno – passando dall’oro quando l’architettura è in pieno sole, al nero quando l’esposizione diminuisce.
La progettazione illuminotecnica
L’illuminazione notturna “fa vivere” l’azienda anche nel momento in cui gli uffici non sono operativi. L’andamento marcatamente orizzontale espresso dal nuovo involucro trova il suo “accento luminoso” nell’utilizzo delle Barre a Led di SIMES:
“Le barre sono state volutamente posizionate con un pattern diverso rispetto a quello delle stecche di alluminio per creare in facciata un secondo gioco notturno. L’utilizzo della striscia a LED ha permesso di marcare questa forte orizzontalità."Arch. Sandri
Un dettaglio fondamentale è reso possibile dal tailor made concesso sui prodotti SIMES: la Barra a LED è stata infatti verniciata del medesimo colore bronzo brunito utilizzato per la facciata, così da “scomparire” completamente nell’architettura durante le ore diurne.
A completamento del concept architettonico va evidenziato il grande portale di ingresso che, rompendo lo schema di facciata, marca in modo inequivocabile e scenografico l'ingresso principale e il vano scala che conduce ai vari livelli. Dei proiettori KEEN agganciati alla struttura di sostegno hanno permesso, grazie al loro caratteristico corpo snodabile, di orientare la luce verso la superficie interna di questo imponente nastro metallico e di enfatizzare il "vuoto" ricavato all'interno della continuità della facciata.
L’intera struttura poggia su un pesante basamento in cemento che serve dal punto di vista strutturale, ma che viene alleggerito durante le ore notturne grazie all’utilizzo dell’incasso per cemento Ghost: la luce di Ghost viene completamente integrata nel cemento ed esalta il distacco da terra dell'intera costruzione, in modo tale da farlo apparire come un elemento flottante.
“Non si va ad aggiungere al materiale esistente un secondo materiale. Ghost diventa semplicemente un materiale che produce luce”.
Arch. Sandri
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