Il Cavalier Egidio Botti, l'imprenditore illuminato.
Egidio Botti, fondatore di Simes e altre aziende locali, ha incarnato lo spirito di innovazione e il legame profondo con il territorio. Grazie a dedizione, intuito e principi solidi, ha rivoluzionato l'illuminazione combinando estetica e tecnologia, creando prodotti apprezzati in tutto il mondo. Con una leadership caratterizzata da umanità e rispetto, ha lasciato un segno indelebile, non solo nel mondo imprenditoriale ma anche nelle persone che lo hanno conosciuto. Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, ha dedicato la vita a costruire una realtà solida e riconosciuta a livello internazionale.
Volontà e intraprendenza. Un tornio, una fresa e la voglia di emergere.
Nato a Cremignane di Iseo nel 1933, Egidio crebbe in una famiglia numerosa e povera, dove il lavoro nei campi era una dura realtà quotidiana. Nonostante le difficoltà, dimostrò fin da giovane un’intelligenza pratica, una curiosità instancabile e una forza di volontà fuori dal comune.
Dopo aver frequentato solo le scuole elementari, Egidio si immerse presto nel mondo del lavoro. A soli dieci anni, percorreva ogni giorno in bicicletta i 24 chilometri che lo separavano da Brescia per cercare occupazione.
Nel 1947, fu assunto come apprendista nelle Officine Odolini, azienda meccanica all’avanguardia dove imparò il mestiere di operaio tornitore. Fu lì che Egidio affinò le competenze tecniche e coltivò il sogno di avviare una propria attività, un sogno che si concretizzò nel 1958 con la fondazione della sua prima impresa artigianale.
In quegli anni acquistò un semplice tornio ed una fresa ed entrò in affitto in una piccola stanza nel retro di casa.
Verso il mondo della luce. Le prime esperienze con il materiale elettrico.
La prima grande svolta arrivò con la fondazione della OMT (Officine meccaniche Timoline), un’azienda meccanica che si affermò rapidamente grazie alla qualità dei prodotti e alla solidità organizzativa.
Grazie alle competenze acquisite, in seguito OMT si avvicinò al mondo della luce acquisendo la “Brevetti Cappelletti”, società specializzata nella produzione di portalampade in alluminio e ceramica.
Con il passare degli anni, l’attività non solo si intensificò ma si diversificò. Nel 1970, Egidio Botti rilevò un’azienda milanese in fallimento, la “Bruno Magnani”, dedicata alla produzione di materiale elettrico stagno. Proseguì con la sua attività meccanica ma, parallelamente, iniziò a trattare e commercializzare interruttori, prese elettriche, cassette di derivazione, fanali ed armature stagne.
Fanali e armature stagne
Scatole, cassette di derivazione, prese di corrente
Introduzione pubblicata sul primo catalogo del 1972
Nasce SIMES, Società Italiana Materiale Elettrico Stagno
Tuttavia, Egidio non si accontentò: il suo obiettivo era creare un prodotto finito, un’idea che incarnasse la sua visione di imprenditoria.
I fanali e le armature stagne attirarono così profondamente la sua attenzione da indurlo ad iniziare a produrre i primi apparecchi di illuminazione con un proprio marchio.
Il 26 Gennaio 1973, nasce S.I.M.E.S. Società Italiana Materiale Elettrico Stagno, con sede a Sale Marasino sul Lago d'Iseo.
Le “gabbiette”: il processo di restyling e l’uso del colore. La prima strategia di personalizzazione.
Egidio Botti trasformò Simes da produttrice di componenti per l’illuminazione in un laboratorio di innovazione e design. Grazie alla sua capacità di comprendere il mercato, l’attenzione ai dettagli e le sue abilità tecniche, Simes divenne un punto di riferimento nell'illuminazione architetturale. Nei primi anni ‘80, Egidio introdusse soluzioni rivoluzionarie, migliorando esteticamente e funzionalmente le plafoniere industriali e trasformandole in oggetti d’arredo. Re-ingegnerizzò le armature stagne eliminando elementi superflui e antiestetici e introdusse personalizzazioni cromatiche, avvicinando i prodotti ai gusti dei clienti. Inaugurò di fatto una prima strategia di personalizzazione.
Simes illumina il simbolo della Francia. Le “gabbiette” sbarcano a Parigi.
Negli anni '90 Simes si affacciò definitivamente sul mercato internazionale con prodotti stagni riconosciuti per la loro qualità e resistenza negli ambienti esterni.
Un’importante commessa dal comune di Parigi permise l’installazione sulla Tour Eiffel delle plafoniere stagne con gabbia, anche denominate “Tartarughine”.
La trasmissione dei valori e il passaggio generazionale.
Egidio affrontò con successo una delle sfide più delicate per ogni imprenditore: il passaggio generazionale. Crebbe i suoi figli, Roberto, Silvia e Lella con il valore dell’onestà, del lavoro e dell’ambizione.
Roberto entrò in azienda con la voglia e la volontà di portarla ad un livello successivo e negli anni ’90 prese le redini dell’azienda ispirato dai solidi insegnamenti del padre.
L'azienda si spostò a Nigoline di Cortefranca ampliando gli spazi produttivi. Da quel momento Simes consolidò il proprio ruolo nel mercato, puntando su una produzione sempre più qualificata e su una gamma di prodotti innovativi, tra cui lampade a incasso, proiettori e apparecchi per l’arredo urbano.
Qualità e innovazione sono nel DNA della Simes di oggi.
Negli anni successivi, Simes continuò a crescere, e sotto la guida di Roberto Botti, diventò uno dei principali attori nell’illuminazione architetturale per esterni.
Oggi è un'azienda solida e riconosciuta a livello internazionale. La sede ospita oggi anno centinaia di progettisti e fra i suoi valori fondanti vi sono la ricerca costante della qualità e dell'innovazione.
Il sogno della luce, che Egidio inseguì sin dalla fondazione di Simes, continua a rivivere attraverso la volontà di proporre una variegata gamma di soluzioni per valorizzare, attraverso la luce, la facciata e l’intorno degli edifici e per rendere piacevolmente fruibili, anche durante le ore di buio, giardini e spazi aperti. Prima ancora che apparecchi di illuminazione, Simes produce luce per il paesaggio, per la casa, per l’industria e per gli spazi urbani.
Riconoscimenti istituzionali. Egidio Botti premiato per il suo valore nell’imprenditoria bresciana.
Egidio Botti, assistì sempre con orgoglio agli importanti traguardi raggiunti dal figlio Roberto e alla fine della sua carriera imprenditoriale, raccolse importanti riconoscimenti.
Dapprima fu insignito dell'onorificenza di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1993) e in seguito venne premiato dal Presidente del Consiglio e dai maggiori rappresentanti dell’imprenditoria italiana per l’impulso dato dalla sua azienda al tessuto socio-economico del territorio bresciano.
Il riconoscimento ufficiale da parte delle alte cariche dello Stato e dall’Associazione industriale Bresciana dà ufficialità al valore generato da un’attività solida e in continua crescita.
"Il saggio e la memoria". Il tributo al Cavaliere.
Nel 2024, ad un anno dalla triste scomparsa del Cavalier Botti, il ricordo e la riconoscenza diventano arte.
L’opera commissionata dalla famiglia Botti a all'artista Stefano Bombardieri si intitola "Il saggio e la memoria" ed è una sintesi di significati profondi: da un lato, celebra il ruolo del "saggio", simbolo di conoscenza, esperienza e guida, incarnato da Egidio Botti. Dall’altro, richiama il concetto di "memoria", un legame imprescindibile con il passato che diventa fondamento per il presente e ispirazione per il futuro.
L’opera collocata a Corte Franca, nella piazzetta antistante l'ex stabilimento in cui la Simes è stata fondata, racconta una storia di eccellenza e umanità e si propone come simbolo duraturo dell’eredità lasciata da Egidio Botti alla sua famiglia, all’azienda e alla comunità.